"Il cimitero del tempo" di Lucio e Giada Figini, Edizioni del Capricorno

Ancora scritto a quattro mani da Lucio Figini e la figlia Giada, esce il nuovo romanzo "Il cimitero del tempo", sempre per la collana Piemonte in noir di Edizioni del Capricorno.

Dopo essere stato allegato a La stampa in Piemonte, ora è disponibile e ordinabile in tutte le librerie e online.

Maggiori informazioni sul sito della casa editrice: "Il cimitero del tempo", Edizioni del Capricorno.

Qui trovate un'intervista a Lucio Figini per l'uscita del romanzo: Intervista su Lombardia Live 24 - La voce pavese.


Tre antiquari avvelenati a distanza di un anno l’uno dall’altro, e sempre il 23 marzo. C’è un serial killer dietro quest’inquietante ritualità? O è solo un modo per depistare gli investigatori, distogliendoli da un progetto criminale che nulla ha a che vedere con una mente omicida malata?

La terza vittima è Fabrizio Dabusti, torinese, uno dei rari amici di Ulisse Bonfante, educatore con gravi difficoltà nel contenere la rabbia. Che non si dà pace e vuole capire che cos’è davvero successo e perché. Un quartetto di investigatori ripercorre le tracce dei tre omicidi: Ulisse, la figlia Maia, tirocinante in Polizia, la commissaria Monica, reduce da un tormentata storia d’amore proprio con Ulisse, e Alessandro, un giovane, brillante profiler, che ben presto s’insinua nel cuore di Maia.
«Adesso basta!» è Monica a urlare. «Siediti e non fare il bambino. Un po’ di pazienza. Sei un civile, dopotutto, certo, ci puoi aiutare e comunque non riuscirei a non farti fare qualche stronzata, ma adesso calmati , che ti spieghiamo tutto.» Mi dice che Alessandro è arrivato da Milano perché questo non è un caso qualsiasi. E certo il motivo non è che Fabrizio sia più importante di altri, ma non è il primo antiquario che è stato trovato morto. È il terzo. «Tre antiquari uccisi negli ulti mi tre anni, nello stesso giorno, il 23 marzo, e più o meno alla stessa ora. Voghera nel 2024, Sestri Levante nel 2025 e Torino ora, nel 2026», la voce di Monica mi colpisce come un gancio preciso alla mandibola. «Sì, papà, l’antiquario Francesco Bertone, di Sestri, l’anno scorso è stato trovato morto nel suo studio in circostanze simili.» «Non simili», interviene il signor profiler, «ma nelle medesime identiche circostanze. Solo l’omicidio di Voghera aveva caratteristiche simili, ma non identiche.»
Il cimitero del tempo. Fra Torino, Voghera, Sestri Levante e Lucca l’indagine pare trovare una logica conclusione. Ma un devastante colpo di scena cambierà le carte in tavola, lasciando il lettore sull’orlo di un baratro popolato di orrore. Tra noir e thriller, un romanzo incalzante, un crescendo narrati vo che non ha paura di contaminare i generi. Per lettori che non hanno paura di camminare sul filo del rasoio della suspense.

"Il dono di Maia" di Lucio e Giada Figini, Edizioni del Capricorno

Un nuovo romanzo è in libreria! Questa volta scritto a quattro mani da Lucio Figini e la figlia Giada. Dopo essere stato allegato a La stampa in Piemonte, ora è disponibile e ordinabile in tutte le librerie e online.

Maggiori informazioni sul sito della casa editrice: "Il dono di Maia", Edizioni del Capricorno.

Qui trovate un articolo su La Stampa: La Stampa, 30/03/2022: "In edicola con La Stampa un thriller che vi lascerà senza fiato: “Il dono di Maia” di Lucio e Giada Figini.

Altri articoli:

La Stampa, 12/05/2021: "Cara Maia, il tuo papà non è invincibile, anzi ora è nei guai."

La Provincia pavese del 27/03/2022: "Il dono di Maia"


Il dono di Maia. Ulisse (il padre) e Maia (la figlia) da due anni si sono trasferiti a Torino da Sestri Levante. Lui è un educatore psichiatrico, lei una liceale inquieta. La cui migliore amica, Samira, viene trovata morta in una via periferica. Maia non si dà pace e fugge di casa per scoprire che cosa sia successo a Samira, e Ulisse si mette alla ricerca della figlia. Finiranno in un giro di malavita che bazzica i bassifondi e gli infernotti, tra misteriose gallerie, ghiacciaie e cantine che sembrano catacombe. Intanto, in città gira voce di misteriose sparizioni tra i senzatetto, soprattutto ragazzine extracomunitarie dimesse da cliniche psichiatriche. Ma che c’entra la morte di Samira con tutto questo?

«Poi con l’età le cose si sono modificate, il dono è rimasto, ma Maia è cambiata. Ha accettato di essere speciale, o ha finto di accettarlo, per farmi contento. Perché, in fondo, solo nella solitudine della nostra anima siamo davvero liberi di tacerci al mondo.» Ulisse

«Magari ci spegneremo come se qualcuno avesse premuto un interruttore. Sapere o immaginare che non esisterà più neanche una piccola parte di me in qualche modo strano mi rasserena, mi dà pace. Alla fine, se non c’è dolore dopo la morte, allora Samira non sta soffrendo.» Maia

Il dono di Maia. La storia di una fuga tra i misteri di una città che nasconde troppi non detti. Perché Torino è ben più di una città: è un luogo della mente, un groviglio di tradizione, modernità e ataviche superstizioni. Certo, sono state scritte migliaia di pagine sui conflitti tra magia bianca e nera a Torino. Ma non è questo il punto. Perché non è mai stata la magia a essere pericolosa. Sono le persone. L’incalzante seguito di L’educazione può uccidere. Un romanzo innovativo, con due centri prospettici: quello del padre e quello di Maia, la sconvolgente voce in prima persona di un’adolescente costretta a confrontarsi con gli orrori della vita.

GLI AUTORI:

Lucio Figini. Scrittore, formatore ed educatore professionale, lavora in ambito psichiatrico da venticinque anni. Pubblica dal 2001. Dodici i suoi romanzi, in particolare noir e thriller. Tra le sue passioni: la lettura, l’orologeria, il pianoforte, il cinema. Tra le sue opere: FolleMente (Cicorivolta Edizioni 2014), finalista al premio nazionale Sanremo Writers 2016, Michelangelo il giostraio (Cicorivolta Edizioni 2015), finalista al premio letterario nazionale Carlo Piaggia, La bambina del mare (Fanucci Edizioni 2017), L’educazione può uccidere (Edizioni del Capricorno 2021).

Giada Figini. È studentessa presso la seconda classe del Liceo Classico «S. Grattoni» di Voghera. Tra le sue passioni: la musica, scrivere, leggere, il mare della baia del Silenzio. Le letture preferite spaziano dalle poesie ai romanzi, dal genere fantasy al giallo. Il dono di Maia è la sua opera prima.

"L'educazione può uccidere", Edizioni del Capricorno

Un nuovo romanzo è in libreria! Dopo essere stato allegato a La stampa in Piemonte, ora è disponibile e ordinabile in tutte le librerie e online.

Maggiori informazioni sul sito della casa editrice: L'educazione può uccidere, Edizioni del Capricorno.

Qui trovate un articolo su La Stampa: "Cara Maia, il tuo papà non è invincibile, anzi ora è nei guai", La Stampa 12/05/2021.

Altri articoli: 

La Provincia Pavese del 16/05/2021: "Lucio Figini oggi firma le copie del suo noir".



Tutto sembra (quasi) perfetto per Ulisse, marito della bellissima Sara e padre della preadolescente Maia, educatore professionale alla Maddalena, un centro residenziale-assistenziale in cui sono ospitati ragazzi e adulti con patologie psichiatrico-comportamentali. Poi, d’improvviso e senz’alcuna ragione apparente, la moglie scompare. Tutto fa pensare a una banale storia di tradimento, ma le ore passano, Sara non torna e alcuni indizi (i vestiti trovati sulla spiaggia, i messaggi sul cellulare di una collega) fanno pensare a qualcosa di ben più drammatico. La polizia inizia a sospettare di Ulisse, che in pochi giorni si trasforma da marito amorevole in ricercato per il possibile omicidio della moglie. Ulisse, in compagnia di Maia, è costretto a scappare, a cercare di scoprire da solo la verità nascosta dietro la scomparsa di Sara, in una spirale d’azione sempre più serrata, convulsa, violenta.
«Pensavo di conoscere Sara, ma nessuno comprende davvero un’altra persona. Conosci il suo corpo quasi fosse il tuo, se sei fortunato afferri se i suoi sorrisi sono sinceri, se sei molto fortunato intuisci anche se gli orgasmi lo sono, dopo anni, tanti anni, puoi arrivare ad afferrare al volo la sua tristezza, gioia, preoccupazione, ma tutto si ferma a questo. Il suo mondo resterà nascosto per sempre. E questo è un bene, quasi sempre almeno. Finché scopri che tutto quel mistero, che ti ha sempre affascinato, ora è diventato il primo dei tuoi problemi.»
L’educazione può uccidere. Un’odissea thriller fra Torino e Sestri Levante. Un tranquillo paesaggio quotidiano che all’improvviso si trasforma in incubo. Un romanzo duro, psicotico, spiazzante. Più reale del reale.



"La morte è una convinta democratica", Bookabook

Il nuovo romanzo "La morte è una convinta democratica" da giungo sarà in libreria! Chi lo ha pre-ordinato lo riceverà nelle prossime settimane, per tutti gli altri ecco come acquistarne una copia e tutte le informazioni: acquista su Bookabook.

Qui è possibile leggere un articolo: "11 nuovi libri da leggere a settembre" su Grazia.

Russia, 1918. Roman è un giovane uomo che ha appena preso parte all’eccidio dei Romanov. Il suo compito è portare due dei cadaveri della famiglia reale nei boschi e bruciarli. Ma non tutto va secondo i piani: Roman si ritrova in fuga per l’Europa insieme a un ragazzo che nasconde uno dei più grandi segreti della Storia e che indossa un misterioso medaglione. Milano, 2018. Benvenuto Malvolio è un insegnante che nel tempo libero amoreggia con le mamme delle sue alunne, oltre a frequentare uno psicoterapeuta perché soggetto ad allucinazioni: quasi tutte le notti riceve la visita dell’artista rinascimentale e suo omonimo Benvenuto Cellini.
Tutto si complica quando decide di cercare indizi sulla madre, morta quando lui era solo un bambino, rincorrendo le tracce di un medaglione, unico ricordo che ha di lei. Si ritroverà in un vortice di azione, spionaggio e pericoli, accompagnato da un’affascinante e inaspettata compagna di viaggio e dalla sua impertinente allucinazione.
A distanza di cento anni, le vicende dei due uomini sono legate da un filo tanto sottile quanto indissolubile.

Sul sito dell'editore potete leggere un'anteprima.

La bambina del mare, Fanucci Edizioni

La bambina del mare, edito da Fanucci per la collana NeroItaliano TimeCrime.


Esistono silenzi che valgono più di mille parole, e David, educatore professionale di comprovata esperienza, lo sa bene. Quando sulla soglia della comunità socioeducativa per cui lavora fa capolino Ariel, una bambina abbandonata alla stazione di Sestri Levante, il suo unico obiettivo diventa restituirle un’identità e, con essa, la speranza di un futuro senza ombre. Improvvisandosi investigatore, si reca nel luogo del ritrovamento con un disegno di lei che indica una casa su un promontorio. Inizia le ricerche ma qualcuno sembra seguirlo fin da Pavia: un suo vaneggiamento oppure la verità su Ariel deve rimanere nascosta? Perché sente la necessità impellente di sapere cosa le è accaduto? Nel golfo della piccola “città dei due mari” scoprirà che esiste un filo sottile, invisibile ma resistente, a legarlo alla bambina del mare. Quando sedici anni dopo, Ariel, ormai adulta, metterà la propria sensibilità al servizio della polizia, collaborando come profiler in un caso di omicidio, il quadro potrà dirsi veramente completo ed entrambi troveranno la pace che cercavano.

Canale Youtube

Seguite il link per accedere al nuovissimo canale Youtube, con interviste, video, anteprime e tantissime novità.



Il rumore di una lacrima. Le inusuali indagini dell'educatore Leonida

"Ci sono cose che sappiamo, già da prima che accadano. Si sono nascoste nell'ombra per anni, seguendo i nostri passi, mentre noi facevamo finta di nulla. Hanno avuto tutto il tempo di conoscerci a fondo, prima di scegliere il momento giusto per attaccare i nostri punti deboli e farci davvero male. Così, quando quelle cose si manifestano, ci prendiamo tutta la loro strafottenza in faccia, chiedendoci come poteva essere evitata."

Un nuovo romanzo, un nuovo personaggio, una nuova indagine, una nuova emozione.


Alcuni articoli:

Lucio Figini tra i finalisti di Casa Sanremo Writers

Il video dell'intervista a Lucio Figini a Casa Sanremo:



Dopo un attento lavoro di lettura e valutazione da parte dei giurati, sono stati scelti i 19 finalisti di Casa Sanremo Writers ed.2016. Gli autori provenienti da tutta Italia, prenderanno parte alla fase finale del Concorso Letterario Nazionale gestito dall’ editore Vito Pacelli della casa editrice BookSprint Edizioni, e dal patron di Casa Sanremo Vincenzo Russolillo. In redazione sono giunti 623 testi.

Tra loro, lo scrittore Lucio Figini con il romanzo FolleMente, edito da Cicorivolta.

Sabato 13 febbraio i finalisti avranno modo di presentare la loro opera nel tanto ambito spazio dedicato agli eventi che ruotano attorno al Festival della Canzone Italiana e di scoprire chi tra loro conseguirà la vittoria, in diretta streaming e su Youtube.

http://blog.booksprintedizioni.it/area-press/rassegna-stampa/item/1756-casa-sanremo-writers-2016-ecco-i-19-finalisti



Michelangelo il giostraio (e le donne)

"Tutti hanno un segreto, tutti sognano qualcosa di diverso da ciò che possiedono e nessuno che accetta le cose per quel che sono. Forse è per questo che mi riesce così facile trovare donne che hanno voglia di fare l'amore. Perché io, alla fine, difficilmente fingo."

Potreste imbattervi in Michelangelo Maltivoglio, amante della musica, dei film classici e delle donne, tra le vie di Milano in un futuro molto vicino. Professione giostraio, lo riconoscereste dagli occhi verdi, i capelli scuri spettinati e una profonda cicatrice sulla guancia destra. Ogni giorno lo trovereste alla sua giostra,
a regalare sorrisi ai bambini e a farsi sedurre dalle loro mamme...
Basato sul rapporto con le donne, Michelangelo il giostraio è un romanzo d'amore che racchiude in sé un mistero, una specie di chiave o qualcosa che gli assomigli.
Michelangelo fa sesso e intreccia rapporti di nessuna importanza con le mamme dei bimbi che salgono sulla sua giostra, finché non gli succede qualcosa di inusuale che…

Leggi qui la recensione di Giuseppe Iannozzi.

Leggi qui il primo capitolo, dal sito dell'editore.

FolleMente

Essere svegliato dalla Polizia alle 8:30 del mattino non è il massimo. Essere poi accusato di omicidio non migliora certo la giornata. È ciò che accade ad Alessandro il 7 maggio del 2016. Educatore professionale, abituato a giornate di ordinaria follia, padre di una bimba di 8 anni di nome Sabrina, Alessandro è un depresso semialcolizzato e ha un pessimo rapporto con le donne.

L’omicidio di cui si tratta è accaduto la sera precedente l’anniversario del fatto più significativo della sua vita, e per questo motivo lui è il principale sospettato. L’unico modo che ha per uscire da questa assurda storia è iniziare una propria impacciata e schizofrenica indagine. Ad accompagnarlo, l’amico Fabio e Maia, sorella della vittima e pittrice dal pessimo carattere. 


Il tutto si snoda nell'affascinante cittadina ligure di Sestri Levante.



Leggi qui la trama e primi due capitoli.

Leggi l'intervista di Giuseppe Iannozzi dopo la pubblicazione di FolleMente.

Ariel (delitto a Sestri Levante)

Ariel è un’irascibile maestra delle elementari, con la dote particolare  di saper leggere come in un libro aperto nella testa e nel cuore delle persone, vive e morte.
Michele è un giovane e innamoratissimo ommissario
di polizia alle prese con uno scomodo caso di omicidio.

In diciassette giorni e un respiro si consuma la loro storia d’amore, mentre l’assassinio di un anziano psichiatra li porterà ad imbattersi in una clinica dal passato oscuro e ad affrontare subdoli pericoli nascosti tra le pieghe della mente.



Ma da dove proviene la voce che non smette di parlare incessantemente nella testa di Ariel?
 

- Prima o poi dovrai spiegarmi come fai.
- Non faccio nulla. Non leggo nel pensiero o altro. Semplicemente “provo” ciò che provano le persone alle quali mi avvicino...
 
 
 

Sopravvivere a un angelo

Nell'imponenza dei grattacieli e sotto la Fortezza, simbolo di un potere corrotto ed egoista, Milano è la Città. Una bolla di universo fatta di uomini che vivono come topi e angeli che controllano un mondo ormai decaduto.

Francesco si risveglia su una strada di cemento e polvere. È nudo. Ha fame. Una ragazza spigolosa e un bambino dai capelli biondo cenere lo prendono e lo portano nella loro tana.

Francesco non può sapere cosa lo aspetta. In un microcosmo che vive di regole non scritte, avrà accanto una donna gelida e tagliente come una lama, pronta a tutto per un figlio non suo, un ragazzo cresciuto troppo presto e una bambina che così prepotentemente gli ricorda la sua ex vita.
Nel formarsi di una nuova, strana e quanto mai reale famiglia, violenza e carezze, vita e morte. Una inusuale appassionata storia d'amore e un grande mistero. Dove finiscono le persone rapite? Chi sono gli angeli? Perché Francesco è il più vecchio tra i cittadini? E perché si ritrova sempre nei posti sbagliati al momento giusto?
 
Una sorta di eroe noir, scassato e a tratti psicotico, che si muove di notte, con determinata follia, in una Milano nebbiosa, calda e umida.
Le sue armi sono un'assoluta volontà di sopravvivere, intelligenza intuitiva e due rompighiaccio dalle lame affilate...

 

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Leggi l'anteprima a cura del blog Club Urban Fantasy.

La discendenza dell'acqua

Una bambina senza sorriso può fare tutta la differenza del mondo.

Ariel ha undici anni, uno sguardo da adulta e non vuole o non sa parlare. Nessuno conosce il suo vero nome né la sua provenienza. È un misterioso dono del mare, trovato accartocciato in un angolo nei bagni della stazione di Sestri Levante.

Francesco ha quarant’anni e vive in una Pavia nebbiosa e romantica. È un uomo che ha rinunciato alle proprie sicurezze. Si direbbe l’antieroe che circostanze eccezionali porteranno a essere un improbabile paladino.
Tra le strade di una città di pianura e i carruggi nascosti di una cittadella marittima, si svolge la storia di un incontro.
Un educatore che s’inventa investigatore per trovare nel passato di una bambina silenziosa la chiave per concederle il futuro.
Gli si aprirà un sottobosco sinistro, costellato di loschi figuri, aliti di spaesamento e sensazioni significanti.


Lettera

Ricordo il tuo sguardo bambino che si apriva al mondo, il viso stropicciato e fragile di chi non aveva scelto, di chi non aveva scelta. Ricordo di averti raccolta, umida e sporca, nella mia mano destra e di averti sorriso di un sorriso meravigliato e onesto.
Ricordo il naso perfetto, lo sguardo attento, l’occhio sinistro impercettibilmente più socchiuso del destro, la bocca carnosa, le labbra imbronciate, le mani minuscole e panciute. Ricordo immense guance rosse, la testa rotonda, una voglia dietro la nuca, nascosta tra capelli sottili, che sorrideva egoista. Ricordo le pieghe della tua pelle trasparente, le gambe di un ranocchio, i piedi rosa di chi non si è mai sporcato con la terra.
Ricordo il tuo odore, odoravi di sudore vanigliato e zucchero a velo, di una sera d’estate, di un campo di grano, di pane appena sfornato, di polline e pappa reale. Gustavo il tuo odore, questa era la sua peculiarità, toccava le pupille gustative, era più un nuovo gusto che un nuovo odore, sapeva di sacro e di profano.
Ricordo di aver ballato con te ad ogni occasione, la tua testa appoggiata sulla spalla e il cuore sul mio, il respiro mi solleticava il collo ed io sentivo capelli leggeri sfiorare la guancia.
Ricordo di averti guardato riposare per ore, chiedendomi come potessi esserci, fragile e strafottente ti coricavi supina, con le gambe appena divaricate e le braccia all’insù, dormendo il vero sonno dei giusti.
Ricordo la tua vita nelle mie mani e la mia nelle tue, ricordo l’espressione di tua madre nel vederti, la felicità senza ombre, la gioia folle dell’impossibile.
Ricordo i tuoi pianti assoluti, l’essere dentro ogni colore del mondo, la fame di vivere in totale completezza. Ricordo di aver imparato dalle tue gesta la folle onestà: nessuno ti aveva educato, eri ancora perfetta e nobile, sfrontata e pura, se piangevi, eri nel pianto, se ridevi, eri il sorriso.
Ricordo di aver perso una parte di me, morta in silenzio alla tua nascita, per la prima volta rimasi nudo al mondo e mi accorsi che non aveva importanza.
Grazie a te scoprii di essere completo, uomo, marito e padre, ed insieme di non rappresentare più il centro del mio universo, non più protagonista, vi era qualcuno e qualcosa che rubava la parte principale al mio spettacolo ed io ne ero consapevolmente felice.
Ricordo il tuo primo passo, avevi un’impacciata tuta rossa, con un orsetto sul petto, mi guardavi ciondolante mentre gambe insicure ti portavano avanti, tua madre ti proteggeva in silenzio, allargando le braccia di fianco e dietro, pronta ad ogni che.
Ti ricordo in piedi sul lettino, le tue braccia mi legavano il collo, la guancia premeva la mia tentando un bacio, eri fresca come la luce del crepuscolo dopo un temporale estivo.
Ricordo quando ti infiltravi tra noi nel lettone, nelle primissime ore del giorno, incurante del sonno, con un piede spingevi tra le mie costole con tutte le forze e con la schiena premevi il collo di tua madre, quasi volessi rientrare in lei.

Ti scrivo questi miei ricordi ora, che non sai leggere, affinché, quando camminerai con piedi più fermi nel mondo, di fronte ad ogni difficoltà tu sappia che esiste nella vita un amore unico e disinteressato.
Tuo padre.